Werther Project

WERTHER PROJECT

fiction teatrale interattiva ai tempi del melting pot

testo e regia di Sonia Antinori

con Ciryelle Ahounan, Ruddi Amon, Magaye Cisse,
Christiane Oumy Sene, Dramane Sylla, Nsima A. Udo-Umoren, Vic.o
e con la voce di Emiliano Masala

mediazione interculturale Stefania Scuppa
training attorale Fausto Caroli, Lucia Mascino, Fiorenza Montanari  
training percussioni Andrea Ascione

scenografia Frediano Brandetti
costumi Stefania Cempini  
realizzazione costumi Mary Mataloni
disegno luci Francesco Dell’Elba

fotografia Alex Bi
video Daniele Bonazza  
grafica Daniele Gotti  

cura prologo tecnologico Teresa Cavaterra
consulenza web Daniela Quaresima

collaborazione suono Alessandro Castriota

consulenza musicale “Michelle Pfeiffer” e “Jimmy Hendrix”

organizzazione Michela Cavaterra

grazie a Claudio Tomati, Valeria Talenti, Barbara Valli

Werther è un trentenne di oggi, ostentatamente cinico e disincantato, che vive la sua vita in attesa di qualcosa che riesca a dargli senso, tra qualche avventura sentimentale e vaghe aspirazioni di successo. D’un tratto la sua esistenza viene sconvolta dall’incontro casuale con una ragazza nordafricana di cui si innamora. L’impatto con la dura realtà in cui lei è immersa lo induce a mettere in discussione il suo punto di vista fino al momento in cui, pur di salvarla, arriva a riscattarla dal racket in cui è invischiata. La donna torna al suo paese natale, ma Werther non riesce a dimenticarla e dopo un periodo di profonda confusione, d’impulso la raggiunge in Africa. Qui scopre che Lotte, la ragazza, legata alla tradizione e alla cultura delle sue origini, ha sposato Albert, a cui era promessa prima della partenza per l’Italia. La sua vita sprofonda così in una ancora più tragica solitudine, rotta dall’affetto per l’amico Guglielmo a cui continua quotidianamente a svelare le sue angosce con una sequela di sms e e-mail. Quando Guglielmo smette di ricevere notizie di Werther va sulle tracce dell’amico per scoprire che cosa gli è successo. E’ allora che gli abitanti del villaggio di Lotte allestiscono per lui un rito funebre, in cui cercano di ricostruire le ultime tragiche ore del bianco, Werther, vittima di un contesto sociale in cui è l’umanità stessa ad essere stata seppellita. Werther Project, fiction teatrale interattiva ai tempi del melting pot, è liberamente ispirato al romanzo epistolare I dolori del giovane Werther di J.W.Goethe. Il lavoro è costruito a partire da un prologo per sms e e-mail indirizzate a ciascuno degli spettatori/partecipanti che ha preceduto, per 60 giorni, la messa in scena finale - risultato di un laboratorio di 6 mesi tenuto dallo staff formativo con una compagnia di attori non professionisti di origine africana. Ogni spettatore, fornendo il suo numero di telefono e l’indirizzo di posta elettronica, riceve in tempo reale le notizie della vita privata di Werther come se fosse l’amico e confidente Guglielmo. Durante la serata conclusiva il pubblico, dopo aver condiviso virtualmente il prologo, assiste alla trasposizione scenica della parte finale del romanzo, quella postilla in cui Goethe mette in bocca ad un fantomatico editore la ricostruzione degli ultimi giorni del disgraziato protagonista. Nella riscrittura al contemporaneo, e sulla scorta di un Werther perso dietro all’impossibile amore verso una prostituta africana, il momento conclusivo diventa il rito improvvisato dai compaesani della donna al cospetto dell’amico Guglielmo, spintosi fino in Africa sulle tracce dell’amico scomparso.